La Naturopatia rientra nel novero delle Discipline Bio Naturali e la professione di naturopata è attualmente disciplinata in Italia dalla Legge n. 4 del gennaio 2013. Attraverso tecniche e metodologie non ivasive e che non fanno capo all’ambito delle professioni sanitarie, ha lo scopo di potenziare la vitalità innata dell’individuo, favorendo lo stato di benessere generale. La naturopatia prende infatti in considerazione la totalità dell’individuo, in ogni suo aspetto: il corpo, la mente, le emozioni, componenti queste che, se in armonia tra loro e con l’ambiente esterno, generano uno stato di benessere globale. Ciascun individuo è dotato di una forza (o energia) che gli consente di attivare risorse interiori utili a mantenere o ripristinare questo stato di benessere generale. Capita, però, che non ci si senta in grado di far ricorso a queste energie, per ragioni le più svariate (stanchezza, stress, superlavoro, gestione non armonica del proprio tempo). In questo contesto, la figura del naturopata può essere d’aiuto.
Chi è e cosa fa il Naturopata
Nella condizione che in naturopatia viene definita come “alterazione del terreno individuale”, il naturopata può essere consultato al fine di individuare l’origine di queste alterazioni e, attraverso tecniche e metodi per i quali ha ricevuto una debita formazione e ha sviluppato un’esperienza sul campo, aiuta il cliente a ripristinare una condizione armonica e un conseguente stato di benessere.
Nel corso del suo iter formativo, il naturopata apprende e mette in pratica tecniche e discipline naturopatiche singolarmente o in modo completentare, attenendosi a un codice deontologico di riferimento.
Il naturopata non è autorizzato in nessun caso a svolgere attività strettamente riservate ai professionisti del settore sanitario. Si astiene dunque dall’effettuare anamnesi, diagnosi e prognosi in qualsiasi forma o modalità.
Il colloquio naturopatico
Si tratta di un colloquio durante il quale, il cliente espone la propria richiesta, il proprio disagio su tutti i livelli. Al naturopata spetta il compito, come detto, di individuare l’origine di tali disagi, insegnando al cliente alcune tecniche e discipline che possano venirgli in aiuto per la risoluzione del disagio. Può anche ricorrere al consiglio di integratori alimentari, quali prodotti di erboristeria o floriterapia.
I miei “strumenti”
Innanzi tutto, l’ascolto. La base del successo in ambito naturopatico è proprio stare ad ascoltare, su tutti i livelli, con osservazione attenta, assenza di giudizio e volontà di comprendere. Invito il cliente a uno stile di vita che sia in sintonia con le sue caratteristiche peculiari. Ricorro inoltre alla riflessologia del piede e del viso, allo stretching dei meridiani collegato a particolari tecniche di respirazione e di rilassamento, allo yoga, a tecniche di meditazione formulate su base individuale e ad altre tecniche energetiche che ho appreso nel corso della mia pluriennale formazione. In caso di necessità, lavoro anche con i fiori di Bach, fiori australiani, integratori non farmacologici né dietologici.
Il mio scopo è quello di fornire al cliente gli strumenti (che siano adatti a lui e non generalizzati) ai quali può ricorrere nel quotidiano per riportare armonia laddove esiste un disagio. Il colloquio è per me un momento di condivisione e di ri-taratura dei metodi e delle tecniche di cui il cliente si servirà in seguito nel quotidiano, per migliorare il proprio stile di vita rendendolo conforme alle sue caratteristiche uniche.
Il mio compito non ha finalità terapeutiche, non è quello di “guarire” qualcuno da qualcosa ma di aiutarlo nel percorso, di educarlo a un corretto stile di vita. Dove per “corretto” intendo adeguato alle sue specifiche peculiarità. Ciascuno di noi, infatti, interagisce con l’ambiente esterno in modo assolutamente unico, E la risposta agli stimoli è di conseguenza diversa da persona a persona. Ecco dunque la ragione dell’importanza basilare dell’ascolto multi-livello di cui mi servo per essere d’aiuto al cliente.