
COUNSELING
Cos’è il Counseling? Innanzi tutto, non è una terapia. Si tratta di una disciplina della relazione d’aiuto atta a fornire sostegno, ascolto e strumenti di consolidamento e incremento delle risorse individuali, dei talenti, delle attitudini, promuovendo la vitalità individuale e il benessere anche in ambito sociale. È dunque un vero e proprio percorso di crescita personale, durante il quale si è seguiti da un professionista, il counselor appunto. La professione di Counselor è normata in Italia dalla Legge n. 4 del gennaio 2013 e può essere svolta in studi privati e in collaborazione con associazioni, enti, ospedali, sia a livello individuale che in gruppo.
Chi è il counselor? Si tratta di un professionista che si è formato in ambiti specifici, tramite un iter minimo di 3 anni. La sua attività non si limita alla mera consulenza, in quanto a dispetto di ciò che può richiamare alla mente il termine counselor, in realtà deriva dal latino consulo (prendersi cura, venire in aiuto); il counselor dunque non consiglia, non dirige né suggerisce ma affonda le sue radici nell’educazione, nella formazione, nella comunicazione, nell’empatia e nell’astensione dal giudizio. Promuove le risorse e la vitalità degli individui e dei gruppi attraverso l’ascolto e l’educazione all’ascolto di sé del cliente che a lui si rivolge per difficoltà improvvise e temporanee, inerenti momenti particolari dell’esistenza.
Tutti noi, infatti, almeno una volta nella vita, ci troviamo di fronte a eventi improvvisi o atteggiamenti altrui che ci fanno sentire inadeguati e incapaci di reagire. In quest’ottica, si inserisce la figura del professionista del counseling che, per mezzo del dialogo, dell’ascolto attivo e di tecniche adeguate, è in grado di far emergere (o ri-emergere) quel contatto con la vitalità innata in ogni essere vivente che è fondamentale per agire in modalità resiliente in particolari occasioni.
Come si svolge un percorso di counseling? Il fondamento dell’incontro e del percorso di counseling è il dialogo. Il counseling, infatti, si fonda su un “lavoro di squadra” counselor-cliente, in cui vige la fiducia, l’empatia, l’intenzione di raggiungere il medesimo obbiettivo. Di norma, il percorso prevede dai 6 ai 12 incontri, durante i quali si va sviluppando via via una nuova visione del problema (o della difficoltà del momento), di sé e di sé nei confronti del problema, che in questo modo può essere superato e vissuto come esperienza di crescita, non più come limite. Le basi dell’incontro sono quindi dialogo e ascolto, di sé e dell’altro.
Quando è utile il counseling?
Ecco quando è utile rivolgerti al counselor:
- devi prendere una decisione sulla tua vita personale o professionale;
- devi raggiungere un obiettivo ma ti risulta difficile;
- devi fare una scelta professionale;
- vuoi (o devi) rivedere le relazioni familiari, per allontanamenti, separazioni o altro;
- i tuoi figli crescono e se ne vanno di casa;
- sei andato via da casa dei tuoi genitori e non hai ben chiaro come relazionarti con loro;
- stai per mettere insieme un nuovo nucleo familiare;
- hai problemi nella vita di coppia;
- hai difficoltà nella carriera scolastica (esami, rendimento…);
- sei in una condizione in cui da solo pensi di non farcela.
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